La storia di questa azienda è anche e soprattutto una storia di famiglia. A cominciare dalla musa ispiratrice del Patriarca, l’adorata moglie Giovanna, sempre al suo fianco nella gestione dell’azienda e sempre infaticabile nel sostituirlo nella quotidianità affinchè Bepi possa presentare la sua grappa in tutta l’Italia: instancabile, determinato e simpatico conquista in pochi anni il mercato! Nel 1973 è la volta della grande distilleria di Povoletto nella quale spiccano gli alambicchi della tradizione, sempre a vapore, sempre artigianali, come i nuovi bagnomaria che vi si aggiungono. A questo punto Giovanni, il primogenito, è già operativo da qualche anno e segue le orme del papà con la stessa filosofia di vita e di produzione. Con rispetto, buona volontà e onestà aiuta a far crescere sempre di più il sogno di una grande famiglia. I nipoti di Bepi Tosolini sanno quale importante eredità sta trasferendosi nella loro vita. Giuseppe, Bruno e Lisa lavorano oggi, assieme, nella distilleria creata dal nonno. Da tre generazioni, dunque, ritmi e regole di produzione, affinamento e invecchiamento sono rimasti uguali assecondando l’evoluzione dei prodotti e le nuove proposte dell’azienda.
Ciò che esce dal torchio in vendemmia è la buccia d’uva appena spremuta, umida del suo vino. Questo frutto della vendemmia si chiama VINACCIA e il mastro distillatore sa raccogliere nell’alambicco il suo profumo particolare, fruttato, corposo e morbido e riproporlo in un distillato limpido e puro. L’azienda Bepi Tosolini seleziona con cura ed estrema attenzione le vinacce per le sue grappe che vengono distillate fresche a poche ore dalla loro follatura. Nessun metodo per la loro conservazione può superare il risultato della freschezza. La vinaccia fresca è il primo ingrediente della nostra ricetta.
Nella Distilleria di Bepi Tosolini le lente fasi e la bassa produzione degli impianti tradizionali scandiscono il tempo della qualità da quasi un secolo. Occorre sapienza ed attenzione per separare e selezionare il “buon gusto” dal resto del distillato perchè nella produzione della grappa è questo ciò che conta. Solo la parte migliore diventa acquavite di Bepi Tosolini che firma da sempre le sue grappe d’autore. La Distilleria Bepi Tosolini oggi distilla soltanto nel periodo della vendemmia e vanta, oltre alle otto caldaie a vapore tradizionali con colonna, altri due alambicchi a bagnomaria e l’originale alambicco Charante per la produzione del Most. Nel rispetto della sua nuova idea di grappa di qualità, il patriarca Bepi decise di produrre un distillato limpido e non più ambrato, come era uso fare all’epoca. A tale scopo cambiò il metodo di affinamento, abbandonando le tradizionali botti di rovere fino ad allora utilizzate, a favore di quelle di frassino, in grado di realizzare una grappa di colore bianco, limpida e trasparente; non solo, Bepi scoprì che il frassino riesce altresì a esaltare i profumi e le caratteristiche organolettiche del distillato.